In questi ultimi anni lo sviluppo della Cina pare inarrestabile e in continua evoluzione.
Ma cosa c'è dietro a questo boom? Quanto durerà? Con quali conseguenze per l'occidente?
Credo fortemente che il mondo occidentale non debba aver paura della Cina, l'occidente ha storia, cultura ed esperienza e quindi non soccomberà, avrà sicuramente difficoltà ma non uscirà sconfitto.
A molti pare incredibile come la Cina abbia potuto avere questa espansione economica e divenire una potenza di questa rilevanza, ma facendo mente locale alcune ragioni sono alla luce del sole:
parliamo per esempio della mancanza siginificativa di diritti civili e sindacali, percui molti lavoratori lavorano sfruttati e spremuti come limoni, per una misera paga senza battere ciglio.
Se si aggiunge la mancanza di un livello di istruzione accettabile della maggioranza della popolazione possiamo capire che è facile avere il controllo delle persone e costringerle a fare ogni tipo di lavoro senza che queste oppongano resistenza: non sanno cosa possono rivendicare.
Questi oggi lavorano, lavorano e lavorano, ripeto oggi, ma appena il livello di istruzione si alzerà e capiranno e ne saranno consapevoli che lo stesso lavoro fatto da un altra parte viene remunerato di piu facendo meno ore, probabilmente assisteremo a forti scioperi e rivendicazioni che dato il numero dei lavoratori causerà un blocco della nazione.
A questo probabile blocco se aggiungiamo la scarsa qualità del prodotto cinese, io dico che tra massimo una decina di anni la Cina tornerà nell'anonimato e non ne sentiremo piu nemmeno parlare. Probabilemente si risolleverà, ma avrà sempre un forte ritardo nei confronti dell'occidente.
L'occidente deve forse temere piu l'India, della quale si parla poco ma che sta facendo molti fatti.
In conclusione dico che il mondo occidentale dovrebbe limitare l'ingresso dei prodotti inutili che oggi come oggi sommergono per esempio l'Italia, abbiamo dalla ns parte secoli di storia, cultura ed esperienza; non abbiamo bisogno di importare prodotti, ma manodopera a basso costo o materie prime per rilanciare l' economia riducendo i prezzi per i consumatori finali incentivando cosi la propensione al consumo e non quella al risparmio che è il vero problema, non è la Cina o l'oriente il problema, il problema è dentro noi stessi, basta con l'esterofilia a tutti i costi, diamoci fiducia e compriamo il prodotto nazionale.
giovedì 15 maggio 2008
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2 commenti:
Ma anche se quello che tu dici si avverasse, sarebbero sempre venti volte in più dell'Italia.
Ed i numeri, contano.
Let'see what happens
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