Oggi all'età di 89 anni ci ha salutato un uomo che per il coraggio di rendere alla storia gli orrori dei gulag sovietici, non solo ha passato oltre 10 anni rinchiuso in uno di essi ma fu addirittura cacciato dal proprio paese nativo: non posso non dedicare alcune righe ad ALEXANDR SOLZHENITSIN.
Come ho scritto nel profilo e nel saluto a Funari, chi difende con coraggio contro tutto e tutti la propria libertà di pensiero, ha la mia ammirazione e stima.
Premio Nobel per la letteratura nel 1970, Solzhenitzin fu lo scrittore che per primo ruppe il velo di silenzio che circondava i Gulag dell'Unione Sovietica. Il suo primo romanzo breve, 'Una giornata di Ivan Denisovic' che comparve nel 1961 sulla rivista 'Novyj Mir', fu un evento politico ma insieme letterario di straordinario rilievo. Momento fondamentale della sua fortuna insieme a 'Arcipelago Gulag', l'opera in tre volumi comparsa nel 1974 che gli costò l'espulsione dal Unione Sovietica. 'Una giornata di Ivan Denisovic' raccontava appunto in modo esplicito, con i dettagli crudi della vita quotidiana, la realtà di campi di concentramento staliniani dove lo stesso scrittore fu recluso per oltre 10 anni a partire dal 1945, reo di aver alluso in modo improprio a Stalin in una sua lettera.
Solo nel 1994, dopo la caduta dell'Urss, potè rientrare in patria dopo aver vissuto vent'anni tra USA, Svizzera e Germania e lasciando alla storia importanti fonti sulle quali riflettere.
Sarebbe giusto che nelle scuole non si parlasse solo dei campi di sterminio nazisti, ma dato che ci sono stati lasciati racconti di vita vissuta (fonti certe), spero che finalmente le generazioni future possano sapere che anche il comunismo ha fatti moltissime vittime, forse anche di piu' del nazifascismo.
La storia non va nascosta, ai miei tempi (ma credo anche prima) sui libri di storia nemmeno un cenno, un trafiletto potevi trovare sui gulag sovietici: l'ho sempre considerato gravissimo e non sono mancati scontri con i docenti di Storia, che nemmeno menzionavano l'esistenza di tali scritture, tra l'altro di un premio Nobel.
Onore e rispetto a Solzhenitzin che ci ha dato la possibilità di sapere le verità nascoste del regime comunista, gli dobbiamo tutti un grazie per averci lasciato la possibilità di sapere, abbiamo la possibilità di avere un quadro piu' completo sul '900.
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5 commenti:
Già. Ti ho aggiunto tra i link
Tu magari se vuoi più visite potenzia il tuo blog, con qualche contatore e aggregatore.
EHY!
Più che Paco sei un blogger Pacco!
Ciao Mr.
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